Bari, stupro di gruppo su 15enne nell’area portuale: pm dispone esami su tracce di DNA

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Nuovi accertamenti tecnici sono stati disposti dalla Procura di Bari nell’ambito dell’indagine sulla presunta violenza sessuale di gruppo ai danni della 15enne barese avvenuta lo scorso 1 agosto. I genitori della ragazza, sulla base del racconto della figlia, denunciarono che era stata stuprata a turno da cinque ragazzi, quattro minorenni fra i quali il suo ex fidanzatino e un 18enne, all’interno del porto di Bari (tutti identificati e attualmente indagati a piede libero).

 

La magistratura ha conferito l’incarico per accertamenti biologici ed esami comparativi sulle tracce di dna. All’indomani del presunto stupro di gruppo, i Carabinieri sequestrarono gli indumenti che la presunta vittima e i cinque ragazzi indossavano quella sera (persino le scarpe), oltre a campioni prelevati sulle due auto su cui sarebbe avvenuta la violenza, sul manto stradale e anche cicche di sigarette repertate nel parcheggio intorno all’area portuale, teatro del presunto stupro. Su questi reperti saranno eseguite le verifiche.

 

Agli atti del fascicolo, coordinato dal pm della Procura ordinaria Simona Filoni e, per i Minorenni, dal pm della magistratura minorile Rosario Plotino, ci sono inoltre i video delle telecamere di sorveglianza della zona, l’esito degli esami clinici eseguiti sulla vittima quella notte, gli accertamenti tecnici in corso sui telefoni dei ragazzi e il racconto della 15enne, sentita per ore dagli inquirenti alcuni giorni dopo i fatti. Stando alla denuncia, i cinque ragazzi avrebbero attirato la ragazza in una zona isolata all’interno dell’area portuale di Bari, immediatamente a ridosso della città Vecchia, abusando di lei a turno e uno di loro avrebbe anche filmato ogni cosa.


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