Attimi di tensione questa mattina a Bari, intorno alle 12 in corso Sonnino, dove un signore particolarmente agitato, urlando, ha invocato l’intervento delle forze dell’ordine. Il motivo? L’esasperazione dettata dal lavoro dei venditori ‘porta a porta’ che propongono contratti per la fornitura elettrica. È successo a pochi metri dall’ingresso della scuola Balilla e sul posto è arrivata la Polizia. “Si spacciano per un’azienda, quando in realtà sono di un’altra. E questa cosa non mi va giù – ha spiegato il signore -. Non solo chiamano, ma da dicembre citofonano direttamente a casa, anche in orari poco consoni”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, quindi, sarebbe stata l’ennesima citofonata non gradita. I due giovani venditori, un ragazzo e una ragazza, sono stati raggiunti dall’uomo ed i toni si sono subito scaldati. A detta del signore, per via di una parolaccia che il giovane avrebbe pronunciato nei suoi confronti. Diversa la versione dei ragazzi. “Ci ha raggiunti e ha voluto sapere di quale azienda fossimo – racconta il giovane – e per farlo mi ha strattonato per il laccio del badge aziendale”. Intanto, l’uomo ha promesso che denuncerà i ragazzi per la parolaccia.
Fermati per un controllo, i due hanno dichiarato alla Polizia di essere regolarmente dipendenti dell’azienda che avevano annunciato al citofono. Circostanza che è stata verificata dagli agenti. Il clima di diffidenza è evidente. Soprattutto da quando la cronaca racconta di ladri che, spacciandosi per tecnici di aziende del settore, hanno ripulito diversi appartamenti della città.