Sono stati presentati questa mattina, nella sede della Legione allievi della Guardia di finanza di Bari, gli obiettivi dell’operazione “Offside counterfeiting”: una task force finalizzata a colpire il mondo della contraffazione in ambito sportivo. Un momento formativo dal quale prenderà avvio un’operazione a tappeto tesa a combattere la contraffazione legata ai brand del merchandising in ambito sportivo e, in particolare, delle squadre di calcio.
Il momento di formazione in videoconferenza ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti della Juventus, dell’Inter, del Milan e del Bari. Nell’ambito dell’incontro sono stati illustrati i vari sistemi anti-contraffazione messi in atto.
I reparti della Guardia di finanza eseguiranno controlli a tappeto delle varie piazze in cui è frequente smerciare prodotti contraffatti, non ultimo il mercato online. “Contraffazione che non riguarda solo le divise di calcio – ha spiegato all’ANSA il tenente colonnello Pietro Romano, responsabile del sistema anti-contraffazione della Guardia di Finanza – ma anche borse, scarpe sportive e oggettistica che riporta il logo dei grandi club di calcio”.
Un mercato parallelo che incide in maniera considerevole sull’economia legale. Indagini pregresse e dati in possesso della Guardia di Finanza dimostrano come l’industria legittima legata al mondo dello sport perda circa 500 milioni di euro di entrate all’anno a causa della presenza di articoli sportivi contraffatti nel mercato dell’UE, per una percentuale pari al 6,5% delle vendite del settore. Ciò si traduce in perdite di posti di lavoro per circa 2.800 unità.
In questa “partita della legalità” il ruolo da capitano spetterà, quindi, al ‘Sistema informativo anti-contraffazione’ (Siac), affidato dal ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza.