Terrorismo a Bari, Procura chiede 9 anni di carcere per l’afghano Hakim Nasiri: sentenza il 19 novembre

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La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 9 anni di reclusione per il 24enne afghano Hakim Nasiri, accusato di terrorismo internazionale. La richiesta di condanna è stata formulata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi nel processo con rito abbreviato che si sta celebrando dinanzi al gup del Tribunale di Bari Rosa Anna Depalo. Per altri due imputati nello stesso processo accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il 30enne afghano Gulistan Ahmadzai e il 25enne pakistano Zulfikar Amjad, il pm ha chiesto condanne rispettivamente a 8 anni di reclusione e 100mila euro di multa e a 4 anni di reclusione e 10mila euro di multa.

 

Stando alle indagini coordinate dalla Procura Antimafia di Bari, Nasiri, difeso dall’avvocato Adriano Pallesca, avrebbe fatto parte di una cellula terroristica di matrice islamica pronta a progettare attentati in Italia e all’estero grazie al supporto logistico ed economico di affiliati all’Isis.

 

Hakim Nasiri e gli altri due imputati furono fermati dai Carabinieri di Bari il 10 maggio 2016. Nasiri fu poi rimesso in libertà dopo tre giorni ed è tornato in carcere su disposizione della Cassazione nell’aprile scorso. Attualmente è detenuto nel penitenziario di massima sicurezza di Rossano Calabro e oggi ha assistito all’udienza collegato in videoconferenza.

 

Secondo l’accusa, della stessa cellula terroristica di Nasiri avrebbero fatto parte anche i suoi connazionali Surgul Ahmadzai di 29 anni e Qari Khesta Mir Akhmazai di 31 anni, la cui posizione tuttavia è stata stralciata perché sfuggiti alla cattura un anno fa e attualmente ancora irreperibili. Agli atti ci sono video, ritenuti frutto di sopralluoghi in zone sensibili da colpire, foto di armi e combattenti e documenti inneggianti al jihad, rinvenuti nei telefonini degli imputati. Il processo è stato rinviato al prossimo 17 novembre per le arringhe e la sentenza.


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