Il Tribunale di Bari ha rigettato – per un errore formale nella sua formulazione – la richiesta di rito abbreviato avanzata dal presunto assassino della 71enne Rosa Maria Radicci, uccisa nella sua villetta a Palese (Bari) il 13 novembre 2016. Il 29enne albanese Ogert Laska sarà quindi processato dalla Corte di Assise di Bari a partire dal prossimo 19 dicembre.
I familiari della vittima, i due figli e una nipote, difesi dall’avvocato Marialisa Lorusso, hanno annunciato fin da oggi che si costituiranno parte civile. Stando agli accertamenti disposti dalla magistratura barese, la donna fu strangolata e incappucciata con una busta della spazzatura. Il presunto assassino, che ha sempre negato di aver commesso l’omicidio, fu arrestato alcune settimane dopo il delitto grazie ai video di alcune telecamere di sorveglianza che lo avevano immortalato davanti alla villa della vittima.
Stando alle indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pm Luciana Silvestris, l’anziana sarebbe stata ammazzata per una vendetta nei confronti del figlio che, alcuni mesi prima, aveva licenziato il ragazzo albanese dal suo ristorante.