Pur risultando al lavoro non si presentavano in ufficio, e nelle ore di servizio, svolgevano ben altra attività. Alcuni di loro gestivano anche affari illeciti per conto della criminalità organizzata, riscuotendo da imprenditori e commercianti baresi prestiti erogati a tasso usurario. 7 le persone arrestate, a Bari, Modugno e Santeramo in Colle, tra cui 2 dipendenti di ‘Sanitaservice’, società “in house providing” della Asl di Bari attiva anche nel Policlinico universitario. Nella stessa indagine sono 16 gli indagati, tutti dipendenti di Sanitaservice, sottoposti a misura interdittiva di sospensione all’esercizio di pubblico ufficio.
Risultavano regolarmente in servizio, mentre si trovavano in vacanza, facendo timbrare il cartellino a dei colleghi. Usura aggravata, estorsione, falsità ideologica e truffa aggravata, i reati contestati a vario titolo. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura barese e avviate 3 anni fa, hanno accertato l‘esistenza di un rete criminale che prestava soldi a interesse a imprenditori e artigiani in difficoltà. I tassi erano altissimi e in alcuni casi, gli strozzini pretendevano la restituzione del denaro con minacce e ritorsioni gravi. Nelle intercettazioni telefoniche gli usurai parlavano in codice: “3 per 8 “ ad indicare l’importo della rata mensile. “fotocopie o documento” per quantificare il prestito. Sequestrate ingenti somme di denaro e documenti con la contabilità dei prestiti erogati.
PRECISAZIONE AMMINISTRATORE UNICO SANITASERVICE ASL BA
I lavoratori “incriminati oggi per usura e assenteismo” non sono dipendenti di ‘Sanitaservice Asl Ba srl’, ma di ‘Sanitaservice Policlinico di Bari srl’: lo precisa in una nota l’amministratore unico di ‘Sanitaservice Asl Ba srl’, Pietro D’Amico, rettificando notizie di stampa apparse dopo un comunicato dei carabinieri. Le due società – spiega D’Amico – sono “due realtà giuridiche sostanzialmente e formalmente distinte e diverse” e “nemmeno il riferimento generico alla denominazione Sanitaservice pone al riparo da equivoci”, poiché “detto termine, proprio per la sua genericità, ingloba in sé tutte le società ‘in house’ pugliesi, distinte solo per territorio della Asl competente”.