Monopoli, anziano morto dopo essere stato spinto da scogliera: due minorenni a processo

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Saranno processati con il rito abbreviato a partire dal 23 ottobre i due minorenni di 15 e 17 anni, il più piccolo accusato di omissione di soccorso, l’altro di omicidio volontario, coinvolti nel procedimento relativo alla morte del 77enne Giuseppe Dibello, spinto lo scorso 2 maggio da una scogliera a nord di Monopoli insieme con l’amico 75enne Gesumino Aversa, sopravvissuto alla caduta in mare.

 

Nei confronti di entrambi è inoltre contestato il reato di spaccio di droga perché durante le indagini è emerso che il giorno dell’omicidio i due avrebbero ceduto ad un 13enne 50 grammi di marijuana. Nelle scorse settimane la Procura per i Minorenni di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio riqualificando, per il 17enne, l’accusa di omicidio da preterintenzionale (così come ritenuto dal gip che aveva applicato la misura cautelare) in volontario.

 

Il più giovane dei due, difeso dall’avvocato Giuseppe Carbonara, era già tornato libero due settimane dopo il fatto, mentre il 17enne, reo confesso di aver spinto i due anziani, difeso da Giuseppe Sardano, ha ottenuto la scarcerazione nei giorni scorsi dopo circa quattro mesi nell’istituto Fornelli e il collocamento in una comunità fuori regione. Per lui, inoltre, la difesa ha chiesto la messa alla prova, sulla quale il giudice si pronuncerà in occasione dell’udienza.

 

Stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate dal pm Carla Spagnuolo, il 17enne, che era sulla scogliera in compagnia del 15enne, avrebbe sorpreso alle spalle i due anziani spingendoli in acqua per fare loro uno scherzo. Nella caduta Dibello ha urtato sulle rocce, ha perso i sensi e poi è morto annegato, mentre il suo amico è riuscito a salvarsi.


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