Turi, problemi nella ricezione dei canali tv in carcere: i detenuti protestano abbandonando televisori fuori dalle celle

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La denuncia arriva dal Coordinamento sindacale penitenziario e riguarda la casa circondariale di Turi dove l’altro ieri i detenuti hanno dato vita ad una inusuale forma di protesta mettendo fuori dalle loro celle tutti i televisori. Da più di una settimana la popolazione carceraria lamenta problemi nella ricezione dei 10 canali televisivi disponibili a cui si è aggiunto l’oscuramento di alcune reti nazionali. Un malfunzionamento al quale non è stata trovata soluzione ma che allunga l’elenco dei disservizi e dei disagi all’interno della struttura carceraria.

 

Il sindacato autonomo Co.s.p. aveva già denunciato la situazione delle docce non funzionanti nella prima sezione detentiva a causa della rottura di tubazioni e di infiltrazioni che hanno reso inagibili i locali, con i reclusi costretti a spostarsi in altra sezione attigua compromettendo l’ordine e la sicurezza. Disagi anche per l’uso del telefono fisso della prima sezione a disposizione dei detenuti per le comunicazioni con i familiari. Anche quello – lamenta il Co.s.p. – è guasto da mesi e costringe gli agenti penitenziari a trasferire i detenuti in altre sezioni per effettuare o ricevere le telefonate dai familiari. “Situazioni – precisa il Co.s.p. – che finiscono col generare diffuso malcontento e che sfociano, come molto spesso accade, in aggressioni e in comportamenti per i quali a pagarne le conseguenze sono sempre i poliziotti penitenziari.


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