Quattro persone sono state condannate dal Tribunale di Bari a pene che vanno dai 13 anni e 4 mesi ai 6 anni di reclusione per aver favorito il clan mafioso dei Di Cosola.
A stabilirlo la sentenza emessa dalla gup Isabella Valenzi, dopo una lunga indagine riferita a fatti che sarebbero accaduti tra il 2012 ed il 2018. Tra gli imputati anche il carabiniere Antonio Salerno, che dovrà scontare 10 anni di reclusione e che all’epoca dei fatti era in servizio presso la stazione di Giovinazzo, alle dipendenza della Compagnia di Molfetta.
Secondo l’indagine dei colleghi militari dell’Arma, coordinata dai pm della Dda di Bari Federico Perrone Capano e Domenico Minardi, il carabiniere e il collega Domenico La Forgia, quest’ultimo attualmente a processo con rito ordinario, per anni avrebbero ricevuto regalie e denaro per un importo complessivo di 400mila euro, al fine di pilotare, ritardare o rivelare particolari di indagini sul clan mafioso Di Cosola, fornendo in alcune occasioni copia di verbali dei collaboratori di giustizia.
Uno dei risvolti più eclatanti dell’inchiesta fu l’arresto, nel 2020, dei due carabinieri e del pasticciere Gerardo Giotti, proveniente da una stimata famiglia conosciuta a Giovinazzo, accusato di aver fatto da tramite tra i pregiudicati e i militari (condannato alla pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione). Tra le condanne spicca anche quella di un pregiudicato affiliato al clan, Mario Del Vecchio, che a sua volta dovrà scontare una pena a 13 anni e 4 mesi di reclusione.
I primi tre stanno attualmente scontando la pena agli arresti domiciliari, mentre Del Vecchio è rimasto in carcere per altre pendenze.
Nel processo era imputato anche il collaboratore di giustizia Michele Giangaspero, condannato a 6 anni di reclusione.
Gli imputati sono stati ritenuti responsabili dei reati, a vario titolo contestati, di concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione in atti giudiziari e rivelazione del segreto d’ufficio. La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato e le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.