Rimorchiatore affondato, il sindaco Minervini conferma: “Due molfettesi ufficialmente dispersi”

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“Mi sono messo in comunicazione con l’Ammiragliato di Bari, subito dopo la notizia del naufragio. Mi chiesero di dichiarare il lutto cittadino, che non si può dichiarare senza corpi. Recuperati i primi tre, mancavano all’appello i due molfettesi. I corpi dei nostri concittadini sono pertanto ancora ufficialmente dispersi“.

Queste le parole del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, durante la conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio, 20 maggio, all’interno della sede comunale di Lama Scotella, in merito al naufragio del rimorchiatore “Franco P”, avvenuto al confine tra le acque italiane e quelle internazionali, a 100 km dalla costa barese, nella serata di mercoledì 18 maggio (leggi qui).

“Qualche ora fa è arrivato l’equipaggio del pontone (qui la testimonianza del comandante – ha spiegato ancora Minervini – ed è stato spiegato che il rimorchiatore è andato a fondo in modo repentino e quindi i marittimi non avrebbero fatto in tempo a mettersi i giubbotti di salvataggio. Quanto ai nostri due concittadini – ha rimarcato Minervini – si tratta di un nostromo (Bufo), addetto alle manovre, e di un direttore di macchina (Mongelli), che come sapete è giù in sala macchine e le percentuali di salvezza purtroppo sono molto fievoli. Più tempo passa e più si perdono le speranze. Sono in costante contatto con l’Ammiraglio – ha continuato il sindaco di Molfetta – e le ricerche sono ancora attive, sebbene con margini di speranza ancora molto fievoli. Non si può dichiarare il lutto cittadino, ma abbiamo sospeso ogni manifestazione pubblica. Sono molto vicino alle loro famiglie. Dichiarerò lutto cittadino solo quando avrò notizie certe”.

Quanto poi alle polemiche nella città del nord barese sul dovere del silenzio in queste ore concitate, soprattutto durante una campagna elettorale aspra, Tommaso  Minervini ha invece ribadito la necessità di “non fare silenzio”, di parlare dell’ennesima “morte sul lavoro” che ha sconvolto il settore dei marittimi di Molfetta.

“La marineria di Molfetta – ha rimarcato con estrema forza il primo cittadino – è stanca di queste tragedie, dal Moby Prince in poi, passando per il “Francesco Padre” “.

Infine Minervini ha chiesto un intensificazione dei corsi di formazione del personale marittimo “per migliorare ed aggiornare le tecniche” al fine di evitare sciagure come quella che ancora una volta sta toccando la sua comunità.

Nelle scorse ore Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, ha assicurato preghiera per i dispersi e vicinanza strettissima alle famiglie in angoscia.

 

 

 

 


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