Ha riportato ustioni di terzo grado sul 45% del corpo Nicola Liguori, aggredito la sera dello scorso 30 giugno a Frattamaggiore, mentre era in videochiamata con la fidanzata, da un uomo il quale, dopo avergli lanciato addosso del liquido infiammabile, gli ha dato fuoco. La vittima ha riportato ferite sulle gambe e sulle braccia, sulla regione lombare, sui glutei, schiena, dorso e sul fianco. Attualmente è ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Bari – intubato e sotto sedazione profonda – e rischia la vita.
Per l’episodio, gli inquirenti hanno fermato il 36enne Pasquale Pezzella, dalla scorsa notte in stato di fermo nel carcere napoletano di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida. A lui la Procura di Napoli Nord, coordinata da Maria Antonietta Troncone, contesta il reato di tentato omicidio volontario premeditato e aggravato. Le immagini shock dell’episodio sono state registrate sul cellulare della fidanzata di Liguori, arrivate in diretta mentre tra i due era in corso la videochiamata.
Improvvisamente, poco dopo la mezzanotte tra giovedì e venerdì, alle spalle dell’uomo, seduto su una panchina di fronte a una cappella votiva della Madonna, è comparsa – come ha raccontato la donna, di Casoria, conosciuta tre mesi fa – un’ombra che ha fatto scivolare da una bottiglia del liquido per poi accendere il fuoco con un accendino. Sul cellulare della ragazza è apparsa come una fiammata, poi la torcia umana.
L’uomo ha cercato di spogliarsi, togliersi di dosso gli indumenti infuocati. Poi si è trascinato verso casa della mamma, dove si trovava il fratello. Poco prima di arrivarvi, qualcuno, richiamato dalle urla, gli ha messo un asciugamano bagnato addosso in un disperato tentativo di sollievo. Il fratello, Biagio, lo ha caricato in auto, e lo ha trasportato al vicino ospedale San Giovanni di Dio. Da lì poi il trasferimento prima al centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli e successivamente al Policlinico di Bari.