Rum e champagne contraffatti: due arresti a Cerignola. “Alcolici miscelati con additivi chimici dannosi”

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Due imprenditori di Cerignola, attivi nel settore della rivendita all’ingrosso e al dettaglio di bevande alcoliche, sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza perché accusati di commercio di sostanze alimentari contraffatte e adulterate, uso di contrassegni di Stato contraffatti, ricettazione, autoriciclaggio e sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sulle bevande alcoliche. Per entrambi è scattata anche la contestazione della qualità di delinquenti abituali e professionali. Ai due sarà anche impedito, per un anno, di esercitare qualsiasi attività imprenditoriale avente per oggetto il commercio di prodotti alimentari.

Nel corso dell’operazione, inoltre, i finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo della sede operativa della ditta e quello dei prodotti alcolici che i militari hanno intercettato nel corso delle indagini: tutti “miscelati con additivi chimici altamente dannosi per la salute umana – spiegano dalla Fianza -, imbottigliati con marchi contraffatti di note case produttrici del settore e sigillati con contrassegni di Stato falsi”. Le contraffazioni scoperte hanno riguardato famose etichette di bevande alcoliche, tra cui i marchi Moët & Chandon e Rum Don Papa, ma anche preparati alcolici per cocktail e bevande alcoliche di largo consumo.

Il provvedimento cautelare nei confronti dei due imprenditori nasce dal “concreto e attuale pericolo di reiterazione” che per gli inquirenti si è concretizzato con il rinvenimento presso la sede operativa dell’azienda di Cerignola, di 955 bottiglie di bevande alcoliche “con marchi contraffatti di note case produttrici e già sigillate con altrettanti contrassegni di Stato falsi. Va però precisato – aggiungono dalla Guardia di Finanza in una nota – che la posizione degli arrestati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che gli stessi non possono essere considerati colpevoli sino ad eventuale pronuncia di sentenza definitiva di condanna”.


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