L’auto dell’organizzatore di un convegno sulle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione che si è tenuto a Corato sabato scorso è stata incendiata all’alba di domenica, a poche ore dalla conclusione dell’evento.
“I carabinieri, ai quali ho denunciato tutto – spiega Aldo Strippoli, proprietario dell’auto e promotore dell’evento antimafia – hanno acquisito alcuni video dai quali si vede chiaramente una persona che appicca il fuoco. Sono tornato a casa alle 2 e alle 4.10 c’è stato l’incendio. L’auto era di fronte al mio studio”.
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, l’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta; e la presidente della commissione Antimafia della Regione Lombardia, Monica Forte. Quest’ultima sottolinea che si tratta di “un atto grave a cui deve far seguito una forte presa di posizione da parte dello Stato. Se si confermasse la matrice mafiosa e il fatto che l’evento si sia verificato a poche ore dall’incontro in piazza deve essere un monito affinché le istituzioni siano molto più presenti di quanto non lo siano state durante l’evento.
Su Facebook è duro il post dell’ex ministro Trenta: “Qualche bastardo ha incendiato l’auto dell’organizzatore. Quando la società civile si muove, la criminalità ha paura e reagisce”. Poi, aggiunge, “non posso non dire che tra il pubblico c’erano soltanto un rappresentante del Comune e un maresciallo della Gdf, nessun’altro. Non un rappresentante della Prefettura, della Procura, dei Carabinieri o della Polizia. Dove erano le istituzioni?”. Dal canto suo, Strippoli sottolinea di non avere ricevuto alcun attestato di solidarietà “da parte del Comune né da parte di altre istituzioni”.