“Voto con il portafoglio”: il consumo critico per indirizzare le scelte dei produttori

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“Voto con il portafoglio”: il consumo critico per indirizzare le scelte dei produttori

Gli ultimi dieci anni di storia dell’economia sono caratterizzati da cambiamenti molto importanti. Si tratta di novità trasversali che in modo lento ma costante hanno stravolto equilibri e ruoli che fino a pochi anni fa erano delle certezze sulle quali erano basati quasi tutti i processi economici. L’ambito che ha subito la metamorfosi più significativa è di sicuro il rapporto tra consumatore e produttore. Confrontando i dati sul comportamento dei consumatori degli ultimi anni, si registra una crescita della percentuale di chi è disposto a spendere qualcosa in più per l’acquisto di un prodotto scelto in base a valutazioni etiche e non solo economiche. Si parte infatti dal 36% nel 2005 per arrivare al 70% a distanza di dieci anni.

La crescita dell’interesse verso ciò che si nasconde dietro il prezzo di un prodotto da parte del consumatore dipende da vari fattori. Uno tra questi è da rintracciare nella crescente facilità con la quale oggi è possibile accedere ai contenuti. Il consumatore non è più un fruitore passivo che acquista senza sapere, al contrario ha acquisito nel tempo un ruolo determinante nei processi produttivi ed economici. Oltre alla preziosa possibilità di accedere ai contenuti, egli produce contenuti basati sulla sua esperienza diretta divulgando informazioni preziose che generano consapevolezza. Egli usa il suo potere d’acquisto per premiare o penalizzare. In sintesi, come suggerisce l’economista italiano Leonardo Becchetti, il consumatore contemporaneo “vota con il portafoglio”.

Il consumatore 2.0 e la produzione collaborativa dei contenuti

In un contesto così rinnovato e in continuo sviluppo trovano spazio numerose esperienze che pongono il consumatore al centro di questo processo di consapevolezza. Tale approccio è alla base del consumo critico e interessa numerosi segmenti merceologici e diverse tipologie di consumatore ma il settore principe nel quale si sviluppa con efficacia è di sicuro quello alimentare. Poter accedere ad informazioni utili su prodotti alimentari in commercio è un’opportunità sfruttata da un numero sempre crescente di consumatori interessati ad acquistare prodotti sani e ad esprimere con l’acquisto una scelta dal valore etico e critico.

La tendenza a sviluppare piattaforme di produzione collaborativa di contenuti non è ancora molto diffusa ma in rete sono presenti realtà che mettono in relazione l’esperienza diretta di chi acquista con il parere tecnico di specialisti di settore, con l’obiettivo di produrre contenuti pratici e attendibili. Una di queste è Wikonsumer che con efficacia propone approfondimenti attendibili e in continuo aggiornamento su precisi alimenti. Per ogni categoria alimentare di interesse il consumatore può rintracciare informazioni relative a valori nutrizionali, proprietà, controindicazioni e tutti i dati necessari per valutare il prodotto in commercio. Il progetto nasce da un’idea dei due ingegneri pugliesi Paolo Pannarale e Antonella Fasano che abbiamo incontrato per farci raccontare cosa c’è alla base e quali sono gli obiettivi di un progetto come questo.

Da dove nasce l’esigenza di sviluppare un progetto come Wikonsumer?

E’ ormai evidente che il comportamento dei consumatori sta cambiando, e in meglio. Le abitudini di acquisto hanno un enorme impatto sulla nostra salute, sulla società, sull’ambiente, sulla biodiversità, sullo sviluppo di un territorio. Fare la spesa è un atto socialmente rilevante, è come andare a votare!

Questi consumatori non hanno paura di spendere di più per un prodotto salutare e sostenibile, si chiedono cosa si nasconde dietro il prezzo di un prodotto e fanno quindi delle scelte pienamente informate e consapevoli. Con Wikonsumer noi vogliamo che il consumatore si senta sicuro rispetto a ciò che sta leggendo e coinvolto pienamente in quello che non è un semplice sito ma un esperimento sociale, diventando sempre più consapevole delle sue scelte. Come? Cambiando completamente l’approccio alla produzione dei contenuti e cioè attraverso la mobilitazione dell’intelligenza collettiva. Molti casi mostrano l’efficacia della collaborazione di tante persone per trovare soluzioni a problemi. Esperti e consumatori collaborano alla realizzazione dei contenuti. Questi sono rilasciati con licenza libera, quindi wikonsumer.org è un’opera che appartiene alla comunità!

Quanto è importante la produzione collaborativa di contenuti per accrescere la consapevolezza del consumatore?

In Wikonsumer.org decine di biologi nutrizionisti e tecnologi alimentari, mossi semplicemente dal piacere intellettuale di accrescere le proprie competenze e di renderle utili collaborano alla creazione dei contenuti, attraverso un processo chiamato “peer review” che letteralmente significa “revisione tra pari”. Gli esperti controllano che gli articoli siano chiari, completi e scientificamente attendibili. Ogni articolo riporta la bibliografia degli studi scientifici che supportano quanto scritto dal “contributore”. Il tutto per rispondere alle domande che ruotano attorno ad un alimento tramite un approccio enciclopedico su proprietà, consigli utili sulla scelta tra i prodotti in commercio e su cosa si nasconde dietro al prezzo.

Cosa si nasconde dietro al prezzo di un prodotto?

Come fa un prodotto che al coltivatore viene pagato a 4€ al litro a trovarsi in vendita nei supermercati a 3€? Bisognerebbe spaventarsi di fenomeni simili e invece porsi sempre questa importante domanda a cui noi rispondiamo con delle classifiche dei prodotti in commercio. Nelle nostre classifiche sono presenti tutti gli elementi che dovrebbero influenzare la scelta del consumatore, ma dei quali egli è spesso del tutto ignaro. Per fare un esempio, nella classifica del miglior olio extravergine, l’ordinamento dei prodotti è calcolato tramite un sofisticato algoritmo che considera il valore di acidità, il contenuto di polifenoli, l’intensità del sapore amaro, fruttato e piccante, il verificarsi di episodi di contraffazione, da parte di uno specifico marchio, la provenienza della materia prima, ovviamente il prezzo e altri parametri ancora. L’acidità ad esempio non è una caratteristica avvertibile al palato, ma solo tramite analisi chimiche. Gli oli amari e piccanti, benché spesso evitati dai consumatori, sarebbero invece da preferirsi, per via del contenuto di polifenoli, vero elisir di lunga vita. Tramite delle guide il consumatore può leggere e informarsi su queste e altre caratteristiche o semplicemente lasciarsi guidare dalla classifica, dove tutto è semplice ma trasparente.

Su questo alimento, l’olio evo, in 6 mesi 21 persone, tra esperti e consumatori consapevoli, hanno contribuito alla realizzazione della guida al miglior olio extravergine, ecco i nomi e cognomi: Cinzia Dingeo, Pier Matteo Murro, Giuseppeppe Mascellaro, Sara De Nicolò, Francesco Bruno, Daniela Vitiello, Camilla Cocchia, Anna Lattanzi, Carmelo Massimo Tidona, Valentina Masella, Marco Montemurro, Andrea Bianchetti, Andrea Cruciani, Angela Plaitano, Marina Putzolu, Giovanna Senatore, Sonia Festa, Martina Loi, Acquaviva Anna, Paolo Pannarale, Antonella Fasano. 21 volte grazie a tutti loro!

Siamo sempre in fermento, la voglia di fare qualcosa di utile ci spinge sempre a creare, ricercare e studiare quei prodotti che più interessano i consumatori. Al momento stiamo ultimando la realizzazione della guida alla scelta delle farine che, assicuriamo, sarà ricca di importanti quanto utilissime informazioni, e la guida all’acquisto delle birre, alimento frizzante e ricco di curiosità.

Crediamo molto nello scambio e confronto critico d’idee e informazioni, per sviluppare l’economia che merita, aiutare i consumatori e puntare a uno sviluppo sostenibile.


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