Come presidente dell’Anci, ha anche sottolineato il suo impegno per il futuro con gli altri sindaci d’Italia
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“Dalla vita ho avuto molto di più di quello che ho dato, adesso devo dare tanto alla mia città e tanto agli altri sindaci”. Così il primo cittadino del capoluogo pugliese e presidente Anci, Antonio Decaro, parlando con i giornalisti in occasione dello scambio di auguri di fine anno.
Decaro ha detto di essere “contento che ieri tanti sindaci italiani mi hanno ringraziato per l’attività di stimolo che abbiamo fatto nei confronti del governo”. E ha citato l’annullamento dell’obbligo “per i piccoli Comuni, che in Italia sono il 70%, di associarsi: con il ministro Costa – ha precisato il sindaco – stiamo lavorando sulla necessità di creare un meccanismo di incentivo per far associare, su alcune funzioni, i Comuni”.
“Contemporaneamente – ha aggiunto – siamo riusciti ad ottenere uno spostamento di un mese nell’obbligo di approvazione del bilancio”. Quanto all’obbligo del rispetto della direttiva Bolkestein “per gli operatori mercatali”, Decaro ha spiegato che “l’abbiamo spostato al 2020 così come chiedevano i Comuni”.
“Ma la cosa più importante – ha rilevato – è stata quella di prorogare tutte le graduatorie per i concorsi pubblici: speriamo – ha auspicato – che con il nuovo anno ci sia un decreto sugli enti locali per trovare ulteriori risposte, in particolare lo sblocco del turn-over al 75% per i Comuni che ovviamente non hanno sforato l’equilibrio di bilancio”. Quanto alla tassa di soggiorno, Decaro ha detto che “non ci sarà la possibilità di introdurla: con il ministro Franceschini – ha concluso – stiamo facendo un ragionamento più complessivo per il futuro”.
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