Referendum, i commenti dei rappresentanti politici baresi: gioie e dolori degli esponenti

Convidi

Pareri discordanti nella politica locale. Da Emiliano a Lacarra (PD), passando per il Movimento 5 Stelle fino ai politici di Noi con Salvini

{loadposition debug}

Dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che non ha nascosto la sua felicità per la vittoria del No al referendum costituzionale, anche i rappresentanti politici baresi dei diversi partiti hanno voluto dire la loro in merito all’esito del voto. Di seguito le parole e i diversi sentimenti degli esponenti pugliesi. 

Michele Emiliano – “Ho giurato sulla Costituzione Repubblicana per ben tre volte. Quella Carta è stato il principale riferimento della mia vita e vedo anche per tanti altri italiani che per due anni si sono sfibrati nel tentativo di cambiarla o di difenderla così com’è. Hanno vinto questi ultimi. Ed è la seconda volta che accade. Dunque la storia che la Costituzione non funziona finisce qui. Almeno a giudizio del popolo sovrano, che vuole vederla applicata fino in fondo. Dobbiamo ammettere che la nostra Costituzione ormai vive dentro di noi e si manifesta nei momenti più difficili e belli della nostra Storia. In essa abbiamo trovato le risposte alle nostre domande. Abbiamo imparato studiandola, e non solo sfogliandola, che essa va applicata fino in fondo, con pragmatismo ed emozione, per risolvere i problemi concreti delle persone. Quando ci assegna un diritto, un dovere, un compito o un incarico dobbiamo assolverlo con lealtà ed onore nel solo interesse del Paese. È tra quelle pagine che abbiamo imparato a lottare contro l’illegalità comune e mafiosa, abbiamo capito così cosa significa fare politica partendo dal basso al servizio delle nostre comunità. E i traguardi che possiamo raggiungere coinvolgendo nella partecipazione tutti gli italiani. Lì dentro è descritto come uscire dai nostri problemi, per esempio dalla tragedia dell’ILVA di Taranto, nella Costituzione c’è scritto come risolvere il contrasto tra l’interesse nazionale e quello delle popolazioni locali, in quell’equilibrio mirabile costruito da uomini e donne irripetibili, si deve adesso ricavare la visione del futuro dell’Italia. È la Costituzione che con i suoi contrappesi corregge l’arroganza di chi esercita il potere per se stesso e non nell’interesse di tutti. E dalla Costituzione definitivamente rafforzata dal plebiscito in suo favore di ieri che dobbiamo ricominciare. Con rispetto e lealtà, pacificando immediatamente il campo e senza consentire a nessuno di avvelenare i pozzi durante la ritirata, giocando al tanto meglio tanto peggio”. 

Marco Lacarra (PD) – “Ha perso il sì, l’Italia ha deciso così, ma ha vinto la democrazia. La stragrande maggioranza del Paese e dei pugliesi ha bocciato la riforma costituzionale. È stato un referendum particolarmente sentito e partecipato che ha registrato una percentuale altissima alle urne, come non capita spesso in Italia. Non possiamo essere miopi di fronte ad una situazione politico-istituzionale estremamente seria, che richiede una riflessione importante nelle prossime ore”. Queste le parole del segretario regionale del Partito Democratico, Marco Lacarra, sull’esito del referendum costituzionale che ha registrato in Italia una affluenza alle urne del 65,5 % ed in Puglia del 61,7. “Purtroppo questa esperienza di governo termina qui – ha detto Lacarra – e quando cade un governo non c’è da esser contenti a prescindere dalla legittima contrapposizione. In 70 anni abbiamo avuto 63 governi, ora ci apprestiamo a varare il sessantaquattresimo. Qui in Puglia non ci sono pericoli di contraccolpi perché abbiamo amministrazioni efficienti e competenti e le conflittualità di questi mesi erano riferite esclusivamente all’andamento referendario. Ciò non toglie che anche nel Partito Democratico è urgente fare una riflessione nell’attesa di conoscere le decisioni che saranno prese nelle prossime ore a livello nazionale. Ma in questo momento è senza dubbio più importante il futuro del Paese rispetto a quello del partito”. “Adesso dobbiamo iniziare a ragionare – ha aggiunto il segretario – su un futuro che vede il PD unito. In questo voto c’è tanta conflittualità e risentimento nei confronti di una politica che troppo spesso si sofferma a litigare su posizionamenti e postazioni, anche all’interno dello stesso Partito Democratico. In questi mesi ho fatto di tutto per pacificare una serie di lacerazioni che si sono verificate da Nord a Sud della Puglia e tenere insieme i pezzi di questo partito. E il mio sforzo, talvolta, è stato anche male interpretato. Nei prossimi mesi, se mi sarà consentito, continuerò a lavorare in questa direzione, perché qualsiasi tipo di conflittualità determina un sentimento di sfiducia e nausea dei cittadini nei confronti della politica. Ora è indispensabile recuperare un rapporto di fiducia, affidamento e credibilità”.

Movimento 5 Stelle Bari – “Il Sindaco di Bari nonché presidente Anci, Antonio Decaro, ha scritto su facebook di aver votato con il sorriso, ma ride bene chi ride ultimo” dichiarano i 7 consiglieri del Movimento 5 Stelle della città di Bari, Sabino Mangano, Francesco Colella, Italo Carelli, Alessandra Simone, Claudio Carone, Davide De Lucia e Vito Saliano. La distinta vittoria del NO nella votazione referendaria di ieri, dimostra che il Movimento 5 Stelle rispecchia – come sempre – le volontà e i bisogni reali dei cittadini e non dei partiti politici, infatti questa Schiforma costituzionale non è stata frutto di un consenso popolare perché non era presente nel programma politico delle elezioni 2013. “Lo stesso popolo che vi ha scelti nel 2014 per governare la città ora sembra togliere la fiducia al Partito Democratico” commenta il capogruppo Sabino Mangano che ribadisce: “bisogna saper perdere e tornare nuovamente alle urne per chiedere ai cittadini da chi vogliono essere amministrati, è bene chiarire la nostra precisa volontà di ottenere le dimissioni del Sindaco filorenziano ormai con consensi in decadenza, #DecaroDimettiti ! ”. Per il Movimento 5 Stelle quella di ieri è stata una vittoria a tutti gli effetti, nel punto d’ascolto cittadino di via Manzoni 243 gli attivisti ed i portavoce hanno seguito le operazioni di scrutinio, festeggiando e ringraziando i cittadini per aver salvato la Carta Costituzionale.

Rossano Sasso (Noi con Salvini) – “Grande entusiasmo per l’esito referendario che ha visto il NO prevalere, e grande soddisfazione per il dato pugliese. Mesi di attività sul territorio dal Gargano al Salento, convegni, gazebo e volantinaggi ovunque, intestano senza dubbio parte importante del merito del dato pugliese al movimento Noi con Salvini”. Per Rossano Sasso, coordinatore regionale di Noi con Salvini Puglia “gli elettori pugliesi hanno dato un segnale forte, di libertà e di sovranità. Matteo Salvini si è battuto per primo e più di tutti per il NO, senza ambiguità e come sempre col cuore. Le sue frequenti presenze in Puglia ed il suo forte interesse per le nostre problematiche sono state premiate. Qualcun altro invece, come il sindaco di Bari Decaro, dovrebbe riflettere sul dato pugliese ed in particolare su quello della città metropolitana da lui amministrata: nonostante Decaro si sia esposto infatti notevolmente per il si con tutto il suo apparato di potere, i Baresi ed i Pugliesi lo hanno bastonato. Ottimo segnale contro il pd, mentre i consensi popolari per Salvini aumentano anche in Puglia. Adesso – conclude Sasso – la parola torni agli elettori, bando agli inciuci e agli accordi di palazzo, e avanti col fronte identitario e sovranista”. 

{facebookpopup}


Convidi