Lettera del capo della Procura dopo la sentenza su Rizzon e il processo Tedesco
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“A Bari i tempi delle sentenze sono scandalosi”. L’accusa è del procuratore Giuseppe Volpe dopo la sentenza su Rizzon, il cardiologo assolto dopo 15 anni, e il processo Tedesco (ex assessore alla Sanità) avviato verso la prescrizione. “Le assoluzioni, eccellente o meno che sia il rango dell’imputato, non possono/non debbono suscitare scandalo. Scandalosi, piuttosto, sono i tempi con i quali si perviene alle sentenze – precisa con una lettera il capo della Procura – . La procura barese iscrive annualmente in totale oltre 50mila procedimenti penali (si ricordi che ha anche competenza distrettuale per reati di particolare gravità, forieri di indagini complesse, soprattutto in terra di Capitanata) ed è impegnata assai attivamente nel contrasto alla criminalità organizzata”. Volpe ricorda anche come l’organico dei magistrati sia aumentato dal 2003 ad oggi da 27 a 33 unità mentre quello del personale amministrativo è sceso da 149 a 133 “per effetto di una serie di decreti ministeriali – scrive il procuratore – risultati assai ingiustificatamente penalizzanti. Il risultato è che il lavoro celermente smaltito dai magistrati si blocca sulle scrivanie in gran parte vuote dei nostri collaboratori. Pe rnon parlare di aule giudiziarie da terzo mondo”.
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