All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali Marco Lacarra (Pd) e Mario Pendinelli (Emiliano sindaco di Puglia) e una delegazione dei docenti del movimento ‘Nastrini Rossi’.
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“L’impegno di alcuni parlamentari pugliesi c’è. E sono convinto che, tramite alcune misure emendative, sia ancora possibile agevolare la prosecuzione delle attività di insegnamento nei territori di provenienza, nei quali fino a oggi migliaia di docenti pugliesi hanno con dedizione garantito una crescita didattica e culturale”. Lo dichiara il presidente della VI Commissione regionale Scuola e consigliere de La Puglia con Emiliano, Alfonso Pisicchio, che questa mattina ha incontrato i parlamentari pugliesi Pino Pisicchio (presidente del Gruppo Misto), Dario Ginefra e Liliana Ventricelli del Partito Democratico, per discutere sulle possibili correzioni normative alla legge ‘Buona Scuola’. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali Marco Lacarra (Pd) e Mario Pendinelli (Emiliano sindaco di Puglia) e una delegazione dei docenti del movimento ‘Nastrini Rossi’. “La legge 107 del 2015 aveva il principio di stabilizzare il personale docente e invece in Puglia e nel resto del Mezzogiorno ha determinato un strano caso: su 6mila docenti assunti nella nostra regione, il 60 per cento (3mila e 200) è stato trasferito verso le scuole del Nord Italia nonostante la disponibilità delle cattedre nei propri territori di provenienza. E di questi il 70-80 per cento è riuscito a ritornare in Puglia grazie alle deroghe previste dall’emendamento Puglisi ma che, come sappiamo, ha solo validità di un anno. Con il rischio che il prossimo anno si ripresenti lo stesso problema”. “In Puglia – osserva Pisicchio – abbiamo molte ‘classi-pollaio, con una media alunni per classe più alta rispetto alla media nazionale. Quindi ridistribuendo in modo più lineare questi alunni avremmo ben 933 cattedre in più che a loro volta svilupperebbero un organico di docenti pari a 1838 posti ricordando che, sempre in Puglia, il rapporto docenti/classi è al di sotto dello 0,6 per cento rispetto alla media nazionale”. “Ma non solo: se applicassimo alle 28.161 classi esistenti in Puglia la media nazionale di 2,03 docenti per classe avremmo un ulteriore incremento di 1679 unità che sommate alle precedenti 1838 determinerebbe l’incredibile cifra di 3573 posti aggiuntivi”. “Dobbiamo – conclude Pisicchio – tenere aperto il dialogo con le forze parlamentari alla luce della mia mozione approvata all’unanimità lo scorso 21 luglio dal consiglio regionale della Puglia al fine di portare il caso all’attenzione della conferenza permanente Stato-Regioni”
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