Risorse per sostenere le attività svolte nel 2016 da operatori culturali e associazioni
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Il Consiglio comunale ha discusso e approvato il “Regolamento per l’erogazione dei contributi per attività culturali e di spettacolo”. Il documento, si legge in una nota, è frutto “di un lungo lavoro di scrittura e condivisione svolto dal tavolo tecnico, coordinato dall’assessore alle Culture Silvio Maselli”. Vi hanno partecipato rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Legacoop, Confcooperative, Agis e il Distretto regionale delle industrie culturali e creative Puglia creativa. Il regolamento è stato poi sottoposto al vaglio della maggioranza consiliare e dei presidenti dei cinque Municipi, e ha raccolto le osservazioni e i rilievi di cittadini e operatori culturali.
“Con questo atto – commenta Maselli – la città di Bari si dota di un regolamento trasparente ed efficace, che sostituirà il precedente, datato 1999 e ormai inadeguato a rispondere alle mutate esigenze della platea degli operatori culturali e del pubblico. Desidero ringraziare i consiglieri di maggioranza e opposizione che responsabilmente, nel corso della lunghissima seduta di ieri, hanno deciso di ritirare una parte dei propri emendamenti. Sono soddisfatto che la totalità degli emendamenti accettati e votati a larga maggioranza abbiano migliorato il testo del regolamento che l’amministrazione comunale, d’intesa con le associazioni di categoria, datoriali e sindacali, aveva presentato. Il regolamento approvato ci consentirà di mettere a bando entro la fine di agosto le risorse – circa 230mila euro – destinate a sostenere le attività svolte da operatori culturali e associazioni, che renderanno la città viva e ricca nel corso del 2016, dando forza a operatori che da anni attendevano regole trasparenti ed efficienti”.
Maselli conclude confermando inoltre quanto già annunciato ieri nel corso del dibattito: la disponibilità del sindaco e la sua a convocare, entro la fine di agosto, un tavolo al quale saranno invitati i consiglieri di maggioranza e opposizione per discutere alcune delle modifiche indicate negli emendamenti poi ritirati.
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