I consiglieri corrono ai ripari dopo il ritiro della legge.

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La campagna proreferendum sulle trivelle sarà finanziata con uno stanziamento volontario dei consiglieri regionali.

L’Assemblea legislativa pugliese ha approvato a maggioranza, con 34 voti a favore e 10 astenuti, un ordine del giorno sostitutivo della proposta di legge contenente l’autorizzazione di spesa per le attività della campagna referendaria 2016. Rispetto a quest’ultima che impegnava una cifra di 250 mila euro per le iniziative connesse alla campagna informativa sul referendum abrogativo si passa ad uno stanziamento che, coinvolgendo consiglieri ed assessori su base volontaria, potrebbe raggiungere i 50 mila euro. Per riportare lo stanziamento il Movimento 5 stelle ha proposto con emendamento, bocciato a maggioranza, di aumentare a 5 i mesi di prelievo di mille euro sull’indennità. “Il finanziamento personale dei consiglieri regionali – ha dichiarato Mario Loizzo, presidente del Consiglio Regionale – è in grado di generare contemporaneamente risparmi a carico delle casse pubbliche e salvaguardia della promozione dell’intento referendario”. 


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