La maggioranza in consiglio regionale va sotto anche i IV e V Commissione. Dopo il voto contrario in Commissione Sanità il centrosinistra incassa un altro K.O a 24h di distanza da quello che ha dato parere contrario sul piano di riordino.
“Nessuna questione politica” tengono a precisare i Presidenti delle Commissioni, che parlano di una “coincidenza di alcune assenze giustificate da motivi personali”. Tuttavia resta una spaccatura in seno alla maggioranza che richiederà un difficile lavoro di diplomazia.
Se il riordino ospedaliero e la nuova rete per l’emergenza urgenza proseguiranno comunque il loro cammino, il voto della commissione non è vincolante per la Giunta regionale, i consiglieri dissenzienti hanno mandato al Governatore Michele Emiliano un chiaro segnale. Se il no di Mino Borraccino di Sinistra Italiana non è una novità, il consigliere esprime da tempo le proprie perplessità non solo sul tema sanità, per Paolo Campo del Partito Democratico le ragioni vanno trovate nelle istanze provenienti dal territorio di appartenenza. L’ospedale di Manfredonia subirà infatti un significativo depotenziamento che è stato mal digerito dalla popolazione e dalle istituzioni del territorio.
E mentre il Presidente della Commissione Pino Romano, in quota PD, ha formalizzato le dimissioni dall’incarico, un atto dovuto per consentire alla maggioranza di fare chiarezza e che potrebbe comunque rientrare nei prossimi giorni, il segretario regionale del PD Marco Lacarra auspica un “indispensabile e urgente chiarimento” considerato che il piano è ancora suscettibile di interventi e limature”. Dal canto suo il Presidente Michele Emiliano si è espresso attraverso la sua pagina Facebook, definendo pretestuosi e campanilistici i voti contrari avvenuti in Commissione. Mentre il Gruppo consiliare PD ha chiesto alla Giunta di procedere all’attuazione del piano.