“Adesso basta!” Michele Emiliano batte i pugni sul tavolo in commissione sanità. Durante l’audizione sul piano di riordino prova a fare ordine all’interno della maggioranza e annuncia “mi tengo la delega alla sanità” rifiutando la richiesta pervenuta da alcuni consiglieri di nominare un assessore esterno al ramo. “Non è legittimo approfittare di questa situazione per fare marketing politico differenziato”. Emiliano entra poi nel merito delle critiche a lui rivolte, a cominciare dalla riduzione dei punti di Pronto Soccorso: “Spostiamo il personale sulle strutture in maggiore difficoltà, non possiamo assecondare la fame di gloria di qualche politico locale – prosegue Emiliano – è vero ci sono strutture che hanno problemi, la sala d’attesa di Brindisi sembra un negozio di animali. Il problema è in quello che non deve arrivare al pronto soccorso. Dobbiamo trovare il modo di far lavorare medici di famiglia e pediatri anche la domenica”. Il Presidente si concentra poi sul rapporto controverso tra pubblico e privato: “Il pronto soccorso della Mater Dei è un’eredità contrattuale della precedente amministrazione regionale, un accordo fatto per salvare i lavoratori delle case di cura riunite, notoriamente importante bacino di voti”. Non risparmia infine una battuta sul tema della mobilità passiva: “Mandare gente a curarsi fuori ogni anno ci costerebbe meno, chi spende di più sono i cittadini”. Intanto I consiglieri dissenzienti Campo e Borraccino ribadiscono: “Questione di ordine politico, non è a rischio la maggioranza”.