Puglia, commissione sanità: il presidente Romano ritira le dimissioni

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Pino Romano rientra nella sue funzioni di presidente della III commissione, dopo le dimissioni presentate a seguito dell’epilogo della seduta della scorsa settimana, in cui il Piano ospedaliero approvato dalla Giunta regionale il 30 novembre scorso non aveva superato l’esame della commissione.

È questa la conclusione della seduta odierna della III commissione aperta dal presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo in base alla procedura prevista dal regolamento, che dopo aver espresso l’apprezzamento per il lavoro svolto da Romano, definito “positivo, competente, appassionato e svolto con grande attenzione e rispetto delle opposizioni”, lo ha invitato a ritornare sui suoi passi.

Considerazioni e richiesta analoghe anche da parte degli altri consiglieri intervenuti: Marco Lacarra, Nino Marmo, Paolo Campo, Mario Conca, Luigi Manca, Paolo Pellegrino, Cosimo Borracino, Marco Galante, oltre che dell’assessore al Welfare, Salvatore Negro, intervenuto in rappresentanza del governo regionale. Opinioni di fatto comuni, sia pure con qualche distinguo.

Il presidente Romano ha ringraziato tutti per le attestazioni di stima, ribadendo che le sue dimissioni sono state motivate dall’esigenza di dare autorevolezza alla Commissione nell’interlocuzione con il Governo regionale, oltre che dalla ricerca della massima convergenza politica. “Mi appartiene il senso delle istituzioni – ha aggiunto -, perché abbaiare alla luna non serve alla sanità pugliese”.

La commissione sanità presieduta da Pino Romano, ha poi approvato all’unanimità la modifica al Regolamento regionale in merito all’organizzazione generale delle Aziende sanitarie. Con la modifica apportata si estende la previsione dell’azzeramento delle Strutture complesse di Direzione medica di Presidio ospedaliero anche alle Aziende ospedaliero-universitarie (Policlinico di Bari e “Riuniti” di Foggia) ed IRCCS pubblici del Servizio sanitario regionale (“De Bellis” di Castellana, Oncologico “Giovanni Paolo II” di Bari e “Casa Sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo) costituiti da un unico Presidio Ospedaliero.


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