Direzione PD, Emiliano: “Mi candido perché questa è casa mia. Nessuno può cacciarmi via”

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Mi candido alla segreteria del Pd perché questa è casa mia, nessuno può cacciarmi via”. Michele Emiliano rompe gli indugi. Durante la Direzione del Partito Democratico conferma le intenzioni annunciate alla vigilia e lancia la sfida a Matteo Renzi. Un dibattito, quello avvenuto a Roma, in cui non sono mancate le polemiche.

 

Gianni Cuperlo ha provato la mediazione, chiedendo le primarie a luglio. Una richiesta condivisa da Francesco Boccia, ma che secondo il Presidente del PD Matteo Orfini non sarebbe stato possibile accogliere: “A norma di statuto non è possibile, ma proporrei che i vari odg e proposte giunte oggi siano affidati alla commissione”. Una commissione che sarà composta da Losacco, Fregolent, Nardi, Del Barba, Carbone, Bini, Ginoble, Di Marzio, Piccione, Morassut, Montanari, Mancini, Campana, Bordo, De Maria, Acunzo e Guerini. Matteo Renzi, in partenza per gli USA, non ha partecipato alla Direzione.

 

“E’ improprio rivolgersi a lui per risolvere controversie inerenti questo congresso – ha aggiunto Orfini – a occhio e croce Renzi si ricandiderà. Ma adesso non è segretario.” Renzi affida il commento alla sua e-news: “Abbiamo indetto il congresso, secondo le regole dello Statuto. Si terrà nei tempi previsti. Se qualcuno vuole lasciare la nostra comunità, questa scelta ci addolora, ma la nostra parola d’ordine rimane quella: venite, non andatevene. Chi ha idee si candidi. E vinca il migliore.” Una contesa a cui a quanto pare non parteciperanno Enrico Rossi e Roberto Speranza. Probabile che i due confermino l’idea di avviare un altro progetto politico.


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