“Polittica”, la Giusta Causa promuove una scuola di formazione politica: a Bari dal 20 al 24 ottobre

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L’associazione politica “La Giusta Causa” promuove “Polittica”, scuola di formazione politica, in programma a Bari dal 20 al 24 ottobre nel Museo Civico, nel Teatro AncheCinema e nel Teatro Margherita.

Rivolta ai giovani del territorio pugliese, “Polittica” nasce dall’idea di offrire un’opportunità̀ di approfondimento, di dialogo e di discussione sulle tematiche che “fanno” la politica, con relatori e ospiti del calibro di Christian Raimo, giornalista, Gianrico Carofiglio, scrittore, Gianni Cuperlo, della direzione nazionale del Partito democratico, Massimo D’Alema, presidente della Fondazione ItalianiEuropei, e tanti altri ospiti.

“Polittica”, in questa prima edizione, è rivolta a massimo 30 partecipanti, giovani pugliesi di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che saranno selezionati tenendo conto dell’ordine di
arrivo della richiesta di iscrizione, della parità di genere e della rappresentanza territoriale,
con una quota di iscrizione simbolica di 80 euro. Agli iscritti fuori sede saranno garantiti
vitto e alloggio. La scuola ha una durata di cinque giorni: una full immersion in presenza,
nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid, tra laboratori, incontri ed eventi pubblici, con relatori altamente qualificati e la partecipazione attiva e diretta dei corsisti.

L’attività formativa si svolgerà con tre diverse modalità: didattica (riservata agli iscritti al corso, con game, laboratori, prequel di preparazione agli incontri); incontri aperti al pubblico, con la partecipazione attiva dei corsisti nel question time; eventi pubblici. Tutti gli incontri e gli eventi saranno gratuiti. La partecipazione del pubblico avverrà previa prenotazione del posto, sino ad esaurimento. Alcuni eventi saranno registrati e, successivamente, trasmessi in streaming.

“C’è bisogno di politica nel senso alto del termine – ha spiegato presentando l’iniziativa il
presidente de La Giusta Causa, Michele Laforgia – Politica come formazione e
partecipazione, innanzi tutto dei giovani, che devono tornare protagonisti non solo nelle
campagne elettorali. La politica è costruzione è l’acqua in cui nuotiamo, è quello di cui ci
nutriamo, è la lotta alla pandemia, la lotta per il clima, la lotta per il lavoro. Tutto questo
vive, o muore, di politica. Non basta più la ricerca del leader o del candidato di turno; ci
vogliono i luoghi, che un tempo erano le sezioni, i partiti, i movimenti, le associazioni, i
sindacati, che solo in piccola parte sono sopravvissuti alla tempesta del Novecento: noi, nel
nostro piccolo, vogliamo dare un segnale. Un’altra politica è possibile, anzi, è necessaria”.

“Vediamo questa scuola come un piccolo freno alla spoliticizzazione che aveva previsto e
annunciato Pasolini, quindi siamo contenti di poter dire che ci siamo – dichiara la
studentessa e attivista dell’associazione Marialessia Fanelli – . Ci credo perché è un modo
per recuperare quel senso di comunità attraverso le pratiche genuine di fare politica, di
democrazia, inclusione e immaginazione”.


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