Bufera sul Comune di Valenzano. Un anno fa, ad agosto, il nome di una famiglia mafiosa sulla mongolfiera fatta volare in occasione dei festeggiamenti di San Rocco. Oggi, la decisione del consiglio dei ministri relativa allo scioglimento del consiglio comunale in conseguenza di “fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso”. All’epoca il caso fu sollevato dal parlamentare barese del Partito Democratico Dario Ginefra con un’interrogazione all’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Oggi lo stesso Ginefra commenta così, in una nota congiunta firmata anche da Francesco Calè, segretario PD del circolo di Valenzano. “Il consiglio dei ministri, sulla base dei lavori svolti dalla Commissione Prefettizia e della conseguente relazione del Ministro dell’Interno, ha disposto lo scioglimento del Consiglio Comunale di Valenzano per infiltrazioni mafiose. Un provvedimento che convalida e conferma le perplessità che avanzammo, quando evidenziammo quelle situazioni che rischiavano di inquinare i rapporti politici e amministrativi, di inceppare il normale svolgimento dei meccanismi istituzionali e di deteriorare il tessuto connettivo della comunità”.
“Quando abbiamo lanciato precisi segnali d’allarme siamo stati additati come visionari o come artefici di speculazioni – si continua a leggere nella nota -. Evidentemente i nostri rilievi non erano poi tanto inconsistenti. Valenzano è stata trascinata in un pantano che la mortifica e la umilia, anche a causa dell’irresponsabilità di un ceto politico fallimentare. Vogliamo augurarci che coloro che hanno precipitato la comunità in questo baratro sappiano e vogliano assumersi le proprie responsabilità”.
“Soprattutto – chiude la nota -, auspichiamo che questa frattura traumatica possa rappresentare la premessa per un sussulto collettivo di dignità e per l’avvio di un percorso di riscatto morale che veda il coinvolgimento di tutte quelle energie e di quelle risorse che rappresentano la parte autentica e vitale del paese”.