“Io candidato? No, sono papà di un bimbo molto piccolo. E tra i doveri che ha un padre di un bimbo molto piccolo c’è quello di dedicargli tutto il tempo e l’attenzione di cui ha bisogno. Fa parte della mia educazione politica immaginare che con la vita delle persone non si gioca. Tanto più con la vita di un proprio figlio”. Così l’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, intervenuto a Bari per sostenere la candidatura di Michele Laforgia per Liberi e Uguali, ha risposto a chi gli chiedeva come mai non si fosse candidato alle prossime elezioni.
Vendola, sollecitato dai giornalisti che gli chiedevano di commentare le affermazioni di Prodi secondo il quale “gli amici” di LeU hanno “profondamente sbagliato” a lasciare il Pd e a correre da solo alle prossime politiche, ha quindi parlato del Partito Democratico. “Il Pd nelle esperienze di governo non ha portato a compimento il suo programma elettorale. Ha portato a compimento il programma elettorale di Berlusconi – ha detto – , nel 2013 ho firmato insieme al segretario del Pd il programma ‘Italia bene comune’ con cui ci siamo presentati alle elezioni”. Quanto al programma che però il Pd ha realizzato, Vendola ha ricordato il “jobs act, la Buona scuola, lo Sblocca Italia, la riforma costituzionale… Che nel loro insieme rappresentano un disegno di destra, che ha ferito profondamente i diritti sociali e ha acuito la crisi che oggi producono un malcontento, una frustrazione, una sofferenza che rischiano di essere catalizzate dagli imprenditori della paura.
“Qualcuno mi ha chiesto, ma confermi il tuo giudizio severo su quello che fa il governatore Michele a Emiliano in Puglia? – ha detto, alla fine, Vendola -. Il mio giudizio si aggrava quando leggo i nomi dei candidati del Partito democratico. Siamo veramente alla epifania del trasformismo più inverecondo. Oggi il centrosinistra è una formula ambigua. Ha governato in Italia facendo scelte politiche di destra. In Puglia il cosiddetto centrosinistra governa con scelte che sono il contrario di quello che è stato fatto nei dieci anni del governo Vendola. Penso che lo smantellamento delle esperienze innovative, di protezione del mondo del lavoro che abbiamo messo in campo, sia un danno terribile. Allora bisogna ripartire dall’alzare la bandiera della sinistra, dicendo a tutti che sinistra non è una coccarda. È un programma serio che va perseguito senza quegli atteggiamenti di trasformismo che in Puglia sono diventati la regola”