Dal primo gennaio 2022 è possibile presentare domanda all’Inps per ricevere “l’assegno unico universale” (Auu). Si tratta di un sistema di sostegno alle famiglie che, con la prima erogazione a marzo, sostituirà tutti gli altri premi come assegni familiari e contributi per nascite e adozioni. Ogni somma riconosciuta non sarà anticipata dal datore di lavoro in busta paga, ma sarà la stessa Inps a erogare l’assegno unico.
Nel giro di 48 ore sono state già presentate 110mila domande attraverso il portale online dell’ente di previdenza (sul quale è anche possibile effettuare una simulazione della cifra spettante), e gli assegni verranno distribuiti a tutti i lavoratori dipendenti – come avveniva negli anni passati – con la differenza che quest’anno sono compresi anche lavoratori autonomi, disoccupati e pensionati.
La domanda, come specificato dall’Inps, può essere presentata senza limiti di età da tutti quei cittadini, italiani o stranieri, che pagano le tasse. In Puglia l’assegno unico universale per i figli interessa 793mila bambini e ragazzi: un contributo che accompagnerà i figli dal settimo mese di gravidanza e oltre la maggiore età, fino a 21 anni, a patto che i ragazzi studino, facciano tirocini con redditi minimi o siano impegnati nel servizio civile universale.
Nello specifico, gli importi dell’assegno sono calcolati in base al numero di figli minori presenti in famiglia e alla situazione economica familiare certificata dall’Isee. Con Isee fino a 7 mila euro, l’assegno mensile è di 167,5 euro a figlio. Per le famiglie con almeno 3 figli minori l’importo sale a 217,8 euro per ciascun figlio. Maggiorazione di 50 euro per ciascun figlio minore disabile. All’aumentare dell’Isee l’importo dell’assegno diminuisce. Oltre la soglia dei 40mila euro il beneficio spetta in misura minima.