Nel 2020, per l’emergenza Covid-19, la Protezione civile pugliese ha gestito circa 129 milioni di euro, di cui 110 milioni derivanti dal fondo sanitario regionale e 19 milioni tra ristori e bilancio regionale autonomo. Di questi sono stati spesi 128 milioni e 200mila euro.
Per il 2021, invece, su uno stanziato di 76 milioni di euro, sono stati impegnati 73 milioni e 400 mila euro. Lo hanno chiarito il direttore del Dipartimento personale ed organizzazione Ciro Imperio e il dirigente della Protezione civile regionale Nicola Lopane, ascoltati oggi in I commissione Bilancio del Consiglio regionale pugliese dopo l’arresto per presunte tangenti dell’ex capo della Protezione civile regionale, Mario Lerario.
Lopane è subentrato a Lerario dopo l’arresto avvenuto il 23 dicembre scorso. Lopane e Imperio hanno assicurato che consegneranno a breve alla commissione una relazione analitica della spesa, con le modalità di affidamento per micro aggregati e per specifiche voci. Il consigliere di Fdi, Francesco Ventola, ha chiesto che venga trasmessa anche una relazione dettaglia sul costo dei Dpi acquistati all’estero durante la prima ondata Covid, sulle modalità di acquisto, intermediari e organo politico che ha consentito l’uso dei Dpi stessi.