Un operaio di 37 anni, originario di Napoli, che stava eseguendo alcuni lavori sull’autostrada A14, nel tratto compreso tra San Severo e Foggia in direzione Bari, è morto nella notte dopo essere stato investito da un tir. L’incidente è avvenuto poco prima delle 2. A quanto si apprende, l’uomo facendo lavori di manutenzione del manto stradale per conto di una ditta appaltatrice pugliese.
“Quanto ancora dovrà durare questa strage silenziosa? Per quanto ancora lo sviluppo e il profitto ad ogni costo dovranno prevalere sulla vita umana?”. Se lo chiede il segretario generale della Uil di Puglia, Franco Busto, commentando la tragedia. “Basta chiacchiere – è l’esortazione di Busto – l’assunzione di qualche ispettore è importante, ma non è sufficiente: servono misure d’impatto, serve riscrivere le regole, penalizzando chi non rispetta gli standard di sicurezza e non applica alla lettera i contratti di lavoro nazionale”.
“Chi produce utili rischiando con la pelle dei lavoratori va escluso dai bandi di evidenza pubblica, a cominciare da quelli finanziati con le risorse del Pnrr. Il lavoro – conclude Busto – torni ad essere fonte di vita e di realizzazione personale, non motivo di morte: le istituzioni, ad ogni livello, ne prendano coscienza e agiscano di conseguenza, il tempo degli annunci e dei messaggi di cordoglio è terminato”.