Ha scatenato migliaia di commenti e fatto discutere l’Italia intera. In Puglia nessuno sembra conoscerla, dalle spiagge ai centri sportivi. In molti si dicono stupiti da tanto inutile clamore. “In fondo è solo un gioco per bambini”, confermano a Telebari chiedendo di mantenere l’anonimato. E’ la “nuova tassa sui biliardini”, che – stando alle notizie circolate negli ultimi giorni – avrebbe dovuto mettere in pericolo centinaia di calciobalilla, ma anche flipper e carambole installati nelle attività commerciali. La polemica ha riguardato nello specifico una autorizzazione da parte dell’Agenzia Dogane e Monopoli: chi non presenta le dovute pratiche, infatti, rischia una multa di quattromila euro. I social sono insorti contro la “persecuzione dei calcio balilla”, e l’Agenzia dei monopoli ha dovuto rassicurare: “Nessuna nuova regolamentazione, attenzione alle fake news”.
Ma come stanno davvero le cose? Intanto non sono confermate e non sembrano essere vere le notizie delle prime multe agli stabilimenti balneari pugliesi. Abbiamo provato a sentire qualche gestore di bar sul mare, che ci ha confermato di non avere mai pagato nulla, trattandosi di un gioco “senza neppure un gettone”. Qualche titolare di lido si è detto confuso, e in attesa di chiarimenti “da parte di persone competenti”. Un centro sportivo ha spiegato di non avere mai saputo nulla di questa “presunta tassa”.
A fare chiarezza, ci prova una nota dell’Agenzia Dogane e Monopoli. “Nelle ultime ore, nessuna nuova regolamentazione è intervenuta per modificare la normativa di settore già esistente”, viene spiegato. Il comunicato dell’Adm sottolinea come “i biliardini, come sempre, potranno essere liberamente installati in tutti i luoghi aperti al pubblico in continuità con le regole del passato e secondo le modalità già previste”. “Sotto l’aspetto tributario, tali apparecchi sono assoggettati, da oltre venti anni, all’imposta sugli intrattenimenti – sottolineano dall’Agenzia – anche in questo caso, nulla è cambiato con la nuova regolamentazione”. L’imposta citata esiste da venti anni – spiega il direttore generale Marcello Minenna: “un fisso, una decina di euro al mese”.
I titolari di attività commerciali che utilizzano calciobalilla, flipper e simili nel proprio locale, devono presentare (tramite il sito dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli) una semplice autodichiarazione “che non prevede più un’autorizzazione ma un semplice nulla osta”. Quanto alle multe, si legge ancora nella nota, “gli uffici dell’Agenzia non hanno attivato e al momento non intendono attivare alcun intervento di controllo sul territorio”. I biliardini, quindi, potranno essere liberamente installati in tutti i luoghi aperti al pubblico, assicura Minenna: “anche per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli il calcio balilla rappresenta uno dei giochi della storia e della tradizione di tutti noi italiani da salvaguardare e promuovere anziché da ostacolare, non essendo in alcun modo assimilabili ad apparecchi con vincita in denaro come videolottery e slot”.
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