Da qualche tempo sul lungomare di Torre a Mare sono comparse misteriose installazioni molto originali, le “pietre in equilibrio” (ne avevamo parlato qui, destando grande curiosità, con le foto scattate da Francesco Ventrella). Oggi l’arcano è finalmente svelato: a realizzarle è infatti il barese Fulvio Sibilla, che ha raccontato a Telebari il significato profondo che si cela dietro l’arte del “Rock Balancing”.
I sassi assemblati in questo modo trasmettono certamente una sensazione di benessere e pace, di equilibrio appunto, ma queste emozioni, ci spiega Fulvio, spesso non corrispondono a ciò che lui prova interiormente. L’armonia, l’equilibrio, la bellezza e l’ordine sono caratteristiche che l’essere umano ricerca costantemente, e chi non riesce a trovarle dentro di sé, tramite il “Rock Balancing” le proietta nell’ambiente esterno sotto forma di pietre.
“A volte a me sembra che abbiano più equilibrio queste pietre che metto l’una sopra l’altra rispetto al periodo della mia vita che sto vivendo ora”, ci racconta Fulvio, sottolineando di non avere un background artistico, ma di essersi appassionato a questa antica arte Zen e di averla portata avanti adoperandola come sfogo, per ritagliarsi dei momenti intimi.
Il desiderio di Fulvio è quello di lanciare, tramite la sua arte, un messaggio invisibile che valichi i confini, magari anche quelli nazionali: in queste rocce si annida infatti una parte dolorosa, e i sassi hanno la funzione di “raggiungere un equilibrio che al momento non sento di avere a causa di una mancanza”, ci confessa Fulvio. Le pietre del resto, posseggono un’energia molto forte.
Le reazioni dei passanti e dei curiosi alle “pietre in equilibrio” di Fulvio in generale sono molto positive, e la gente ne apprezza la semplicità perché “proprio in un momento come questo le persone hanno bisogno di ritrovare un equilibrio tramite il contatto con la natura, e di guardare verso direzioni più spirituali”. Nel mondo questa forma d’arte si sta diffondendo a macchia d’olio, addirittura il “Rock Balancing” viene utilizzato negli adulti come forma di terapia, mentre per i bambini può essere un’attività stimolante che li tiene lontani dai dispositivi elettronici.
Non mancano, però, purtroppo i detrattori, e anche a Torre a Mare c’è chi si diverte a distruggere le installazioni di Fulvio: probabilmente si tratta di individui che non hanno una serenità interiore, e che sono completamente in balia della loro negatività. Ma i motivi di tanta rabbia nei confronti delle “pietre in equilibrio” possono essere davvero i più bizzarri: l’ultimo episodio è quello di una signora che le ha buttate giù poiché era convinta che venissero utilizzate per compiere riti satanici.