Via Campione, nel negozio di biancheria arriva un ‘banco solidale’: “Chi dona riceverà un buono spesa”

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Quando si parla di donare indumenti, spesso la gente dà per scontato che le persone più bisognose necessitino solo di capi d’abbigliamento, ma la (preoccupante) realtà è che mancano anche asciugamani, lenzuola e coperte: beni di prima necessità che, con l’arrivo della stagione invernale, cominciano a scarseggiare. Del resto, incastrare un tassello in più all’interno del puzzle della dignità umana, significa anche questo.

Al Liabel Family Store di Bari si raccoglie vestiario per i meno fortunati, e alla consegna di ogni capo chi dona riceverà in cambio un buono da poter spendere nel negozio. “È un modo per incentivare la beneficenza – spiegano a Telebari i gestori dello store – puntiamo molto alla biancheria, che serve soprattutto in questo periodo”.

L’iniziativa del Family Store, storico negozio di intimo e maglieria del quartiere Picone, si inserisce nell’ambito di “Un negozio non è solo un negozio”, bando promosso dal Comune di Bari cui hanno aderito diverse realtà del territorio. A essere finanziate con un contributo a fondo perduto fino a 50mila euro, saranno 42 proposte, purché gli esercizi commerciali coinvolti realizzino “attività, iniziative, eventi e servizi pensati per favorire il progresso della comunità locale”.

Nel caso del DM Family Store di via Campione, il progetto “Aiutaci ad aiutare” prevede la digitalizzazione del negozio, che attraverso l’introduzione dell’e-commerce e dell’attività di web marketing estenderà il proprio canale di vendita. In cambio, il Family Store si impegna a realizzare un “banco solidale”, in collaborazione con un’associazione locale. “In realtà noi facevamo già raccolta di indumenti anche prima del bando – conclude il titolare del negozio – in giro ci sono molti cassonetti per i vestiti, che spesso però vengono vandalizzati. Così, avendo contatti con la onlus Equanima, abbiamo deciso di intraprendere questa iniziativa, che permette di dare nuova vita ai vecchi capi. Fino ad ora siamo andati avanti con il passaparola, ma il bando ci permette di allargare il progetto, che diventerà ad ampio raggio”.

Tra le attività finanziate dal bando del Comune, anche un parrucchiere che ha allestito uno spazio per accogliere bimbi autistici: la sua storia qui.


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