Il nuovo millennio era appena iniziato. Coi telefonini si comunicava attraverso squilli ed sms e per connettersi ad internet bisognava passare attraverso l’ipnotica melodia di un modem 56k. Appena un ventennio fa proprio a Bari un gruppo di ragazzi si guadagnava un posto tra i pionieri dell’era della comunicazione: era la generazione Skakkinostri, dal nome prima del giornale del Liceo Scientifico Scacchi di Bari e poi del sito internet sviluppato su quella scia.
Proprio questo portale diventò una comunità con oltre 80mila iscritti di molte scuole baresi, ragazzi attirati da un nuovo modo di conoscere gli altri e comunicare attraverso un canale virtuale, quello del web. Ludovico Fontana, giornalista per la RAI Friuli Venezia Giulia e studente in quegli anni del Liceo Scacchi, ha raccontato quell’esperienza in un libro, attraverso le testimonianze di chi ne fu protagonista: “Skakkinostri, da giornale scolastico a social network”, pubblicato da Edizioni dal Sud di Andrea Ponticelli.
Un’esperienza dalla quale è nata una brillante generazione di baresi che in qualche modo ha potuto coltivare i propri sogni proprio in quel contesto di fermento sociale e di scambio innovativo di idee. Ognuno ha poi preso le sue strade ma la sensazione anche a distanza di anni è che proprio a Bari si sia coltivato un laboratorio di quelli che sarebbero stati i nuovi orizzonti della comunicazione digitale, all’epoca solo una prospettiva quasi da fantascienza.
Il ruolo della scuola fu fondamentale soprattutto nel non tarpare le ali a quelle giovani menti. Lo ricorda bene anche il preside del Liceo Scacchi di quegli anni, Emanuele Stellacci, che di quella comunità di studenti fu guida apprezzata assieme alla sua vice Ippolita Giasi.
A distanza di vent’anni il sito internet non c’è più. Lasciarlo online con le nuove regole imposte per il trattamento dei dati avrebbe avuto poco senso. Al contrario il giornale d’istituto ancora resiste. Proprio i ragazzi, evidentemente, riconoscono all’informazione un suo ruolo importante anche in questa moderna era dei social.