Queste le parole del portiere biancorosso, rilasciate in esclusiva per noi, questo pomeriggio durante ‘Il Bianco e Il Rosso Tb Sport’:

PAREGGIO A COMO: “Guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. È oggettivo il fatto di non aver disputato una partita ai nostri livelli abituali. Secondo me riuscire a strappare un punto fuori casa contro una squadra attrezzata come il Como non è poco, al di là dell’attuale posizione in classifica dei lombardi. In campo ci sono anche gli avversari e non sempre riesci ad esprimerti nonostante la preparazione di due settimane in questo caso. È ovvio che tutti vogliamo vincere sempre, ma in B la continuità di punti ripaga sempre alla fine. In questa settimana analizzeremo il perché abbiamo regalato un tempo per poter tornare a vincere magari già domenica col Pisa”.

PRIMO TEMPO SOTTOTONO: “Non saprei il perché di questo, ogni partita ha storia a sé. A Benevento ci hanno segnato al primo tiro in porta per esempio. Anche il Como non è che abbia tirato così tanto in porta e la prima occasione l’ha avuta con il rigore. Gli episodi ci condannano in questo momento, vedi anche il presunto fallo di mani di Pucino che per me era involontario”.

SECONDO NELLA GERARCHIA ATTUALE DEI PORTIERI: “Fa parte del calcio, si accettano le decisioni del mister e della società. Caprile sta facendo bene ed è giusto che possa giocare titolare, mi auguro possa continuare così. Lui para rigori? Non so, ma in allenamento con Maurantonio ci prepariamo molto sui rigori. Su Cerri ha fatto una parata importante con la mano di richiamo. Chiaro che piacerebbe giocare anche a me, non sono ipocrita. Ma nel calcio quello che c’è scritto sul davanti della maglietta viene sempre prima di quello che c’è scritto dietro. La squadra è sempre la cosa più importante”.