Il direttore sportivo bacchetta anche Micai. “Non si è comportato da professionista”
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“Dobbiamo fare di più. La rosa è competitiva, tocca a Stellone farla rendere al meglio. O come vuole lui o in altro modo ma bisogna ottenere risultati”. La stoccata di Sean Sogliano arriva dritta al cuore di Roberto Stellone. Al tecnico biancorosso il compito di invertire immediatamente la rotta dopo la figuraccia con il Benevento. “Stellone sa benissimo che il futuro degli allenatori – prosegue il direttore sportivo – è determinato dai risultati. Con lui mi confronto quotidianamenrte, in modo chiaro e diretto, esprimendogli quelle che sono le mie idee. Ma questo non vuol dire che non abbia massima autonomia nelle scelte. Stellone sa benissimo che Bari non è Frosinone, nel senso che il credito che si può avere in una piazza dove si son già ottenuti risultati è diverso. Lui deve avere la tranquillità di portare avanti le sue idee, anche rivedendole se necessario. In questo momento dobbiamo pensare di portare a casa più punti possibili, senza guardare troppo oltre”. Sean Sogliano entra a gamba tesa anche su Micai e il suo procuratore Graziano Battistini. “Le sue parole mi amareggiano – precisa il ds – io non comunico attraverso social e siti. Il Bari ha proposto a Micai due anni di contratto al doppio dello stipendio che prendeva, offerta rispedita al mittente. Ma, questioni contrattuali a parte, non mi è piaciuto l’atteggiamento di Micai dopo la scelta di Stellone di schierare Ichazo. Non si è comportato da professionista. Le porte per lui restano aperte, a patto che cambi atteggiamento e dimostri correttezza nei confronti del gruppo, lo spogliatoio è sacro”.
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