Bari, Capradossi e Ichazo si presentano: “Ci faremo trovare pronti”

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Il difensore e il portiere, ultimi arrivati, sono pronti a ritagliarsi uno spazio

“Sto bene fisicamente, sono a disposizione. Sono qui per crescere e mettere in difficoltà il mister”. Si presenta così alla stampa Elio Capradossi, difensore italo-ugandese classe 1996 proveniente dalla Roma. “A Perugia abbiamo conquistato tre punti importanti, frutto di una prestazione di carattere, su un campo difficile. Bisogna ripartire da questa vittoria. Per quanto riguarda me, mi ritengo un centrale moderno, a cui piace giocare sempre la palla; agli inizi della mia carriera, infatti, giocavo come centrocampista. Allenandomi in Prima Squadra alla Roma, con difensori del calibro di Manolas e Rudiger, ho imparato tanto. L’infortunio al crociato dello scorso settembre è ormai superato, sto bene. Stellone? Non lo conoscevo prima d’ora, ma me ne hanno parlato molto bene, farò di tutto perché mi conceda un po’ di spazio. Di questo gruppo conoscevo già Stefano Sabelli, dai tempi in cui giocava nelle giovanili della Roma. Sarebbe bello seguire le sue orme. Il pubblico barese? Una tifoseria calorosa e appassionata, non vedo l’ora di vederli e apprezzarli dal vivo”.

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Sponsor d’eccezione per Salvador Ichazo, 24enne portiere uruguaiano arrivato in Puglia dal Torino: “Quando è venuta fuori questa possibilità il mio amico e connazionale Diego Polenta mi ha consigliato di venire qui. Anche tanti amici al Torino mi hanno parlato bene di Bari. La squadra in città è molto popolare e l’affetto dei tifosi si fa sentire. Ho tanta voglia di mettermi subito in condizione per essere a disposizione del mister. I miei punti di forza? L’uscita in presa alta. In carriera, poi, ho parato diversi rigori, molti dei quali decisivi per la vittoria del campionato uruguaiano con il Danubio nel 2014. Nell’impostare l’azione coi piedi sono cresciuto molto con mister Ventura, ma posso ancora migliorare.”. E per quanto riguarda il dualismo con Micai, Ichazo si dichiara pronto: “Siamo due giocatori diversi, di certo entrambi desiderosi di dare il massimo per aiutare la squadra. Il mio modello? Il portiere sudamericano Chilavert, anche se ho sempre cercato di rubare qualche segreto a tutti i portieri con cui ho giocato”.

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