Fc Bari, Giancaspro querelato dai suoi ex soci. “Sequestrate i conti della società biancorossa”

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Gli avvocati di Giancaspro replicano annunciando azioni giudiziarie. 

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Una denuncia presentata alla Guardia di Finanza di Bari da Alessio Angelo Bona di Lecce e Giovanni Ferrara di Melfi, per chiedere il sequestro dei conti del Bari Calcio oltre a quelli riconducibili al presidente della società biancorossa, Cosmo Giancaspro. La notizia, apparsa sulla Gazzetta del Mezzogiorno, arriva dopo la querela presentata dai due soggetti, fondatori delle aziende del gruppo Finpower Srl, in cui Giancaspro ha ricoperto diversi ruoli. Da quello di commercialista a quello di presidente, passando per quello di proprietario unico. 

Cosmo Giancaspro, secondo quanto appreso, è stato denunciato per i reati di truffa aggravata, appropriazione indebita e falso. Nella stessa carta presentata al Nucleo di Polizia Tributaria anche la richiesta di sequestro cautelativo dei conti. 

I FATTI – Il sospetto di Bona e Ferrara risalirebbe a dicembre, quando l’attuale presidente del Bari pagò un milione e mezzo di euro per rilevare il 5 per cento del pacchetto azionario del club. Secondo i fondatori del gruppo Finpower ci sarebbe stato nel contempo un movimento di 30 milioni di euro nelle loro aziende. Dopo una serie di presunte manovre da parte di Giancaspro si è arrivato – raccontano alla Gazzetta – all’estromissione dei suoi due soci, con azioni irregolari, dalla società stessa. 

LA REPLICA – Subito è arrivata la risposta del legale di Cosmo Giancaspro, Raul Pellegrini. “Proporremo – si legge nella nota – tutte le azioni giudiziarie, a cominciare dalla denuncia penale, contro i soggetti che hanno dichiarato alla stampa di aver proposto querela contro di lui. I fatti riferiti sono assolutamente falsi e quindi diffamatori, mentre la querela sporta è palesemente calunniosa”. 

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