Il presidente biancorosso ha tempo sino a mezzanotte per versare i 2,6 milioni di euro necessari per restare al timone del club. In attesa Giancaspro
{loadposition debug} Il Bari verso Giancaspro. O forse no. Perchè Paparesta in extremis potrebbe aver trovato una soluzione sino a pochi minuti fa insperata e che potrebbe di fatto ‘riconsegnarli’ il Bari. Le strade porterebbero nella capitale, a Roma. E per Paparesta ci sarebbe tempo sino alle 23.59 per presentarsi davanti al notaio con il capitale necessario per la ricapitalizzazione, 2,6 milioni di euro per la precisione, esattamente il 35% dell’aumento di capitale sociale a 7,5 milioni di euro. Ce la farà? Difficile dirlo, tutto può ancora accadere. Il presidente Paparesta ci ha già abituato a soluzioni last minute. Certo, dovesse recuperare il denaro necessario, lo stesso Paparesta domani, nel corso della prevista assemblea dei soci, dovrà dimostrare di aver pronto anche un piano industriale per far fronte alle successive scadenze, pagamento degli stipendi e iscrizione al campionato. In sostanza, dimostrare di poter garantire la continuità del club biancorosso. Se non dovesse invece riuscire nell’impresa, e non presentarsi entro mezzanotte con l’assegno, il Bari passerebbe nelle mani di Cosmo Giancaspro. Il socio di minoranza ha già compiuto i passi necessari per mettere in sicurezza il club, ricapitalizzando per il suo 5% ed esercitando il diritto di prelazione sulle quote eventualmente non optate da Gianluca Paparesta. Non ci resta che attendere, mancano ormai solo poco più di due ore allo scoccare del gong.
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