“Fantastico! Forza Bari, ragazzi!”. Urla di gioia firmate Luigi De Laurentiis al fischio finale di Rieti-Bari, raccolte in diretta su Radiobari, e raccontate dallo stesso presidente dei galletti, questa mattina, in esclusiva ai microfoni della radio ufficiale della SSC Bari. La squadra di Cornacchini, ieri pomeriggio, è riuscita a imporsi 2-1 sui padroni di casa laziali. Ed è proprio all’allenatore che De Laurentiis dedica uno dei passaggi più succulenti dell’intervista.
“Quello di ieri è stato un finale stupendo – inizia il presidente -. L’urlo di gioia è stato dettato dalla felicità. Ero felice per la squadra, per l’allenatore e per i tantissimi tifosi che hanno raggiunto Rieti: erano quasi 700. Vincere non era semplice. Abbiamo giocato su un campo improbabile: secco, non irrigato e dove la palla rimbalzava male. Lì chi gioca in casa, abituato a quel tipo di terreno, è indubbiamente favorito. E poi ci sono stati gli episodi della prima parte di gara, il gol annullato ad Antenucci e il rigore per il Rieti. Fino a 20 minuti dalla fine mi sentivo scippato. Poco considerato dalla Lega che, invece, dovrebbe impegnarsi di più ad avere delle terne arbitrali più serie. Non è pensabile ritrovarsi di fronte a degli episodi del genere. Siamo in serie C: un campionato importante”.
Il presidente parla poi della piazza, delle pressioni e delle critiche ricevute da Cornacchini. “La concentrazione è massima e l’impegno è enorme – spiega De Laurentiis -. C’è un lavoro continuo, giornaliero, di tutta la squadra. Alla prima partita in casa i giocatori hanno sentito la pressione di una piazza che si fa sentire. C’erano 12mila persone ed è un grande dato. Sono contento. Contro la Reggina mi aspetto ancora più pubblico: la partita è fondamentale, importante sia per la classifica che per il morale. Ai tifosi, però, dico di avere pazienza. In questi giorni ho sentito una pressione folle quando, ad esempio, non avevamo nemmeno finito il mercato. Una pressione che ho sentito io, figuriamoci i calciatori in campo. E poi è impensabile che già alla prima partita si giudichi il lavoro di un allenatore. Adesso l’hanno preso di mira: io questo non lo accetto. Dategli il tempo di lavorare: abbiamo finito il mercato la settimana scorsa. La prestazione di Awua, quando è stato chiamato in causa, è la dimostrazione del fatto che senza pressioni, con la giusta tranquillità, si gioca meglio”.
I problemi d’accesso al San Nicola, riscontrati da alcuni tifosi in modo particolare in tribuna Est, saranno presto risolti. “Lo stadio ci è stato consegnato da poco e insieme al Comune stiamo facendo degli scouting per migliorare le problematiche che ci sono – dice il presidente -. Ci stiamo occupando un po’ di tutto ed è nostra premura consegnare uno stadio ai tifosi nel miglior modo possibile. Per tanti anni la struttura è stata abbandonata e bisogna sanare varie problematiche. Lavoriamo per l’apertura di due official store. Uno in centro città, l’altro proprio allo stadio, dove stiamo lavorando anche per mettere in piedi un bellissimo museo. L’idea è quella di far vivere il San Nicola anche durante la settimana. Cercheremo di costruire più eventi possibile. Il San Nicola deve essere uno stadio frequentabile e frequentato. Sarà uno stadio luccicante”.