Calcio in carrozzina elettrica, i ragazzi della Oltre Sport di Bari festeggiano titolo di campioni d’Italia: ‘Gran Galà’ il 14 dicembre

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Hanno incantato i palasport e gli stadi di calcio di mezza Italia con il proprio slogan “i limiti sono solo negli occhi di chi guarda”. Sono gli atleti della Oltre Sport di Bari, otto ragazzi diversamente abili provenienti dalle provincie di Bari e Bat che con fatica, orgoglio e motivazione hanno vinto la loro sfida superando se stessi e i propri limiti laureandosi nello scorso mese di ottobre, a Torre del Greco, campioni nazionali di calcio in carrozzina elettrica: sport innovativo diffuso a livello internazionale che nasce prevalentemente per atleti con disabilità, capacità e potenza fisica ridotta, come per esempio le malattie neuromuscolari tra cui la distrofia muscolare, l’amiotrofia spinale (SMA), oppure altre patologie tipo l’osteogenesi imperfetta. Si tratta della prima squadra pugliese di questa disciplina che ora sogna un futuro ricco di grandi sogni e soddisfazioni.

Per questo motivo la Oltre Sport ha organizzato per il 14 dicembre una serata di sensibilizzazione sul tema dello sport per disabili e la sua promozione: un ‘Gran Galà’ -presso Villa Torre Quarto, a Cerignola – che vedrà coinvolti i protagonisti della cavalcata trionfale appena conclusa e che sarà  aperto a tutti coloro che vorranno trascorrere una serata all’insegna dell’allegria, contribuendo con la propria presenza a sostenere i numerosi progetti che l’associazione sportiva dilettantistica sta pianificando affinché la disciplina del Powerchair Football possa affermarsi continuativamente non solo nel territorio, ma anche fuori.

“Questo momento – dice Donato Grande, capitano e socio fondatore dell’Asd Oltre Sport – sancirà una tappa importante dell’esperienza unica che io e i miei compagni di squadra, insieme allo staff tecnico e tutto il team, abbiamo vissuto in questo ultimo anno. L’evento ha come obiettivo principale quello di far conoscere e apprezzare il Powerchair Football al fine di poter sensibilizzare giovani e non alle cosiddette ‘nuove normalità’, oltre che avvicinare le tantissime realtà associative della zona che hanno come fine statutario il miglioramento della qualità di vita di persone affette da disabilità fisiche, realizzando così un importante rete di sensibilizzazione che ha come mission quella di consentire anche alle persone affette dalle più gravi disabilità fisiche di praticare sport e ottenere tutti i vantaggi fisici e psicologici annessi”.


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